Giovedì Pizza è il frutto del lavoro di due creativi e, come ben si sa, noi creativi iniziamo ad essere quando tutti pensano che non siamo più, facciamo crescere fiori dalle pietre dopo che ci hanno barbaramente lapidati.
Il tempo è solo la spiegazione più semplice al fatto che se ci stiamo per buttare dalla cima di un palazzo di quaranta piani non ci sono braccia pronte su cui atterrare ma solo stridule anime che si chiedono se salteremo. Il vero lusso è avere lo spazio di rivelare perché non siamo, senza dover spiegare agli scorpioni chiusi nella nostra stessa bottiglia come centelliniamo i minuti che non ci restano per poter sfruttare al massimo l’energia dell’oppressione.
Giovedì Pizza è un susseguirsi di istanti che si rincorrono, ogni istante futuro è la conseguenza di quello precedente che a sua volta è il frutto dell’istante che deve ancora arrivare, non esiste una distribuzione temporale se manca il concetto di distribuzione.
Giovedì Pizza è quando un nobile sguardo fomenta l’avidità di sapienza di una giovane fanciulla.