“Senza pensieri, senza cogitare ma pur sempre conscio…” così ha iniziato il suo primo discorso alla folla il direttore creativo di Giovedì Pizza, già aveva capito di dover sgomberare la mente; un grande marchio necessitava di una recensione diversa.
Da più di un secolo (1905) la passione e la saggezza pasticciera di nonna Matilde Vicenzi donano anima e vita a delle vere e proprie prelibatezze che, grazie allo spirito imprenditoriale di Giuseppe Vicenzi, negli anni si sono tradotte in simbolo di qualità dolciaria in Italia e in tutto il mondo.
Tutti i prodotti marchiati Matilde Vicenzi sono ampiamente riconosciuti e riconoscibili. La confezione cattura immediatamente lo sguardo anche del più disavveduto consumatore grazie al suo tenue color panna magistralmente abbracciato da una fascia oro sgargiante.
Immancabile il femmineo volto presente su ogni incarto: fascino d’altri tempi ed eleganza ormai sconosciuta ai più.
Se un giorno scorgessimo un prodotto Matilde Vicenzi senza il ritratto distintivo Giovedì Pizza non avrebbe più motivo di militare tra i paladini delle specialità italiane; più sicuro che probabile.
Nei nostri archivi avremmo elogi per ognuno dei dolci che giustamente impettiti sfoggiano il marchio Matilde Vicenzi, ma per non rendere confusionaria e aggrovigliata la recensione ci limiteremo a narrare umilmente le “Millefoglie D’Italia – mini snack alla crema pasticciera“.
La sfoglia è da sempre elemento di spicco per l’azienda di San Giovanni Lupatoto e al sol appoggio dei denti sui pretenziosi mini snack è limpido a tutti il motivo.
Le caratteristiche che in principio a tutto prevalgono sono friabilità e fragranza; a seguire il morbido ripieno di crema pasticciera alla vaniglia inizia un tour esplorativo alla scoperta delle esigenze del gusto.
Ad ogni morso, lo snack orgoglioso di portare sulle spalle il nome “Matilde Vicenzi” si scioglie in bocca e fonde i cuori come un gelato baciato dal sole agostano, tutt’altro che un boccone amaro.
Non da trascurare la portabilità e la permanenza temporale del prodotto: la decisione di incartare singolarmente ogni mini-snack spiega perché due fratelli gemelli non si vedono mai nello stesso vestito.
Onore al sarto.
Matilde Vicenzi è grande o forse la nostra percezione è ancora giovane.